Impossibile confonderlo con altri funghi. Il suo aspetto, la sua forma e i suoi colori non lasciano spazio a fraintendimenti, ma nel dubbio trascorriamo qualche minuto a tu per tu con il re del bosco
Trovare un porcino è una soddisfazione unica e chi va per funghi lo sa bene. Io non sono mai andata alla loro ricerca, ciò nonostante posso però considerarmi altrettanto fortunata perché ogni anno in questa stagione li ricevo in dono da Adriano, fungaiolo per passione bravissimo a scovarne in giro per i boschi delle alture genovesi.
Così, anno dopo anno, da fine estate all'autunno, ho imparato a familiarizzare con i meravigliosi #porcini. Non solo imparando a riconoscerli, ma anche sperimentandone la loro versatilità in cucina.
Di stirpe nobile, della famiglia dei Boletus
i porcini sotto alla #cappellamarrone non presentano lamelle, ma #tubuli.
Questa caratteristica, insieme al colore e alla fisicità del gambo, aiuta a riconoscerli a prima vista.
Tuttavia, se non siete sicuri di ciò che avete raccolto, vi consiglio di rivolgervi all'ispettorato micologico più vicino a voi dove un esperto dell'ASL ne controllerà la #commestibilità.
Una volta certi della bontà dei vostri funghi, li mangerete davvero con molto più gusto, fidatevi!
Colto al punto giusto e soprattutto pulito. Sì, ma come?
Uno dei passaggi più importanti e delicati nella preparazione dei funghi è la pulizia che ci permette di scongiurare il poco piacevole scricchiolio sotto ai denti! Vediamo allora insieme #comepulirli al meglio da ogni traccia di terra senza rovinarli.
Per prima cosa munitevi di un #pennello a setole rigide per eliminare la terra in eccesso, poi passate al controllo di gambo e cappella. Se doveste trovare delle parti un po' rovinate, raschiatele via con un #coltellino. Per rimuovere ulteriori tracce di terra, passate delicatamente sulla loro superficie un #pannoumido, avendo cura di asciugarli subito dopo.
L'acqua, infatti, non deve essere assorbita dai funghi ed è per questo che si sconsiglia di lavarli sotto l'acqua corrente.
Attenzione ai parassiti! A volte può capitare di trovare dei piccoli vermetti... niente panico! Prendete un foglio di giornale e mettetevi sopra i vostri porcini a testa in giù. Dopo qualche giorno i piccoli abitanti sgraditi saliranno verso il gambo e a quel punto potrete eliminarne la parte rovinata.
La cappella è marrone e non presenta lamelle nella parte interna, il gambo è robusto, di colore bianco o giallastro.
Che gran pezzo di porcino!
Ed eccoci arrivati al momento di sguainare il coltello, armarci di padella e cucchiaio di legno.
Insomma pensiamo a come cucinare questi fantastici porcini con la consapevolezza che se i funghi si mangiano crudi, è bene tagliarli fine fine con un coltello dalla lama ben affilata, ma se li si cuociono o si friggono, meglio optare per un taglio a grossi pezzi.
Sia nel sugo, sia nel risotto o impanati fritti, i pezzi carnosi rendono di più.
I sapori suoi amici sono l'aglio e il prezzemolo... be' che dite: vi sembra già di sentirne il profumo?
Comments